Fotografie dei restauri della chiesa di San Giorgio

RESTAURI

Nel  tempo  la  Chiesa  di  San  Giorgio  di  Milis  ha  subito  numerosi  restauri  come  riportato
nei  libri  dei  conti  della  Parrocchia.
(dal  Libro  Storico  della  Parrocchia  di  Milis  pag.24)
Quelli  più  radicali  riguardano  il  1937  quando  si  è  costituito  un  comitato  e  con  le  sue
offerte  aggiunte  ad  altre  già  raccolte  e  con  quelle  di  tutto  il  paese  è  stata  restaurata
la  chiesa  di  San  Giorgio  e  cioè :-
1)  si  è  abbattuta  la  facciata  che  minacciava  rovina  e  si  è  ricostruita  di  nuovo  elevando
la  porta  a  livello  del  piano  interno  e  aprendovi  tre  finistre  per  la  luce;
2)  si  sono  assicurati  i  muri  laterali  con  due  speroni  al  muro  di  levante  e  con  delle  chiavi
di  ferro;
3)  si  sono  sostituite  le  tegole  del  tetto  (ch'erano  in  terracotta)  con  lastroni  di  Eternit.
     Per  tutto  questo  lavoro  si  è  speso  Lire.................
Ora  rimane  da  fare  il  nuovo  campanile,  il  pianellamento  e  la  pulizia  interna.


  Fotografia  panoramica
  di  Salvatore  Perra  di
  Milis  degli  anni  20  del 
  1900.
  Sulla  sinistra  in alto  si
  vede  la  Chiesa  di  San
  Giorgio.





In  questo  particolare  della  fotografia  precedente
si  vede  la  chiesa  che  conserva  ancora  il  suo  campanile
a  vela  e  non  ha  gli  speroni  nel  muro  di  levante.











Sopra  il  muro  che  c'è
a  sinistra  della  finestra
c'era  il  campaniletto
a  vela  con  una  campana.



 



  














 

I  segni  lasciati  dalla
fune  usata  per  suonare  la  campana.
Questa  fune   entrava  in  chiesa  attraverso  la  finestra.
I  segni  non  sono
molto  profondi 
perché  la  campana
veniva  suonata  solo
durante  le  feste.












ISCRIZIONE  DELLA  CAMPANA


Il  campanile  non  venne  mai  ricostruito  e  la
campana  di  San  Giorgio  è  depositata  in  un  locale  della  chiesa  Parrocchiale.






















Nell'intonaco  primitivo  si  è  trovata  un'incisione  (qui  a
fianco  disegnata  su  un  foglio  trasparente)  che  forse
rappresenta  uno  schizzo  della  nuova  porta  fatta  ne  1937.





Uno  degli  speroni  e  due  chiavi  in  ferro
(indicate  dalle  frecce)   dei   restauri  del 
1937.

















  Nel  1937  venne  rifatta
la  facciata  dove  vennero  aperte  tre  finestre  e  la  porta  venne  sollevata  a  livello del  piano  interno 
della  chiesa.
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(i  lavori  della  foto  si
riferiscono  ai  restauri 
del  2003)











Nel  1950  si  costituì
un  comitato  (citato
nella  lapide a  fianco)
che  mise  una  croce
in  cemento  nel
colmo  della  facciata
poi  tolta  perché
minacciava  di  cadere.















Forse  da  quello  stesso  comitato, all'interno, nel  muro  a  Nord  della  navata,  venne  aperta  una  nicchia  dove  venne  sistemata  la  nuova  statua  di 
San  Giorgio  da  portare  in  giro  durante  le
processioni  per  risparmiare  da  eventuali
danni  quella  antica.








La  statua  di  San  Giorgio  che
viene  portata  in  processione.









 







Lo  stato  della  chiesa
negli  anni  70  del  1900.

Nelle   tre  nicchie  dell'altare  ci  sono :
al  centro  San  Giorgio,
a  sinistra  Sant'Efiso  e  a
destra  Santa  Margherita.

In  fondo,  nella  parete  di  destra  della  navata,  si  vede  un  grande  quadro  che  non  è  appeso  ma  è  incastrato  e  murato.








  
Il  quadro  rappresenta  la  Madonna  che  tiene  nella  mano   sinistra  il  Bambino  e  nella  destra  una  nave.   Molti  dicono  che  è  la Madonna  di  Bonaria  ma  io  penso  che  si  tratti  di  un  "Exvoto"  donato  da  qualche  ricco  commerciante  per  essersi  salvato  da  un  naufragio  dopo  aver  invocato  la  Madonna.
Il  quadro  può  essere  stato  trasportato  dalla  primitiva  chiesa  di  Calcaria  e  murato  nella  nuova  durante  la  sua  costruzione.
Che  si  tratti  di  un  quadro  molto  antico  lo  fanno  pensare  sopratutto  il  fatto  che  sia  stato  murato  e  non  appeso  e  gli  abiti  di  foggia  molto  antica  della  Madonna  e  del  Bambino  (si  notino  gli  ovali  allungati  delle  enormi  maniche).     




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