"La  Palma  Pasquale"
A  Milis  queste  palme  sono  eseguite
con  tecniche  e  forme  particolari
tramandate  per  generazioni  da  padre
in  figlio
.































Particolari  della
Palma  Pasquale
dove  si  può  vedere
la  tecnica  di  esecuzione
tipica  di  Milis.















Sul  comodino  della  padrona  di  casa  c'è  il
breviario,  gli  occhiali,
la   candela,  il  portafoglio
e  una  bottiglietta  con
dentro  dell'acqua.
  Si  tratta  di  "Acqua Santa"
che  è  stata  presa  dal  pozzo  vicino  alla  Chiesa 
di  San  Paolo  di  Milis  da
dove, secondo  la  tradizione,
nel  1675  traboccò  l'acqua  in  seguito  ad  un  fatto    miracoloso  (la  statua  del  santo  sudò  per  cinque  volte; la  prima  in  sangue  e  le  quattro  seguenti  in  sudore).
   Quest'acqua  veniva  usata
per  curare  ogni  genere  di  male  facendola  ingerire  o
usandola  come  unguento. 

Ci  sono  anche  una  pietra  ed  un  campanello  d'argento
"Sa Perda de  su  Tro(n)u  e  Sa Campanedda" (la  Pietra  del  Tuono
e  la  Campanella)  che  venivano  messe  sul  tavolo  di  cucina
ogni  volta  che  si  scatenava  qualche  temporale  con  lampi 
e  tuoni  e  per  ogni  tuono  veniva  suonata  la  campanella.
In  questo  modo  si  pensava  che  la  casa  sarebbe  stata 
protetta  dai  fulmini.
E'  probabile  che  la  pietra  fosse  un  meteorite  raccolto  in
campagna  da  qualche  pastore  o  agricoltore  che  lo  avranno 
visto  cadere  producendo  un  forte  sibilo  o  uno  scoppio  e
per  quello  veniva  associato  al  rumore  del  tuono   
per  neutralizzarne  gli  effetti.
 
  










Dentro  il  cassetto  è  custodita
la  preziosa  siringa  multiuso.
Per  sterilizzarla  veniva  messo
il  contenitore  metallico  chiuso
dentro  una  pentola  con  dell'acqua
e  la  si  faceva  bollire   per  un 
certo  tempo.    
  Non  mancano  le  miracolose
"Pastiglie"  contro  la  tosse.Â