Sui  muri  dell'andito  venivano  appese
le  varie  corbule.
Questo  della  fotografia  è  il  canestro 
grande  fatto  con  l'asfodelo.












I  Setacci  fatti  con  steli  di 
giunco  avevano  il  fondo  con
fessure  più  o  meno  grandi  a
seconda  di  ciò  che  si  doveva
setacciare  e  della  grossezza
voluta.













Sopra  questo  setaccio  è  stata  appesa
della  buccia  d'arancia  per  stare  in  un
posto  asciutto  e  così  seccare  meglio.
Questa  buccia  veniva  usata  come
ingrediente  in  diversi  dolci.











Corbule  di   forma  e 
misure  differenti  per
i  diversi  lavori  di  casa.

















"Sa  Meaza"
Piccola  corbula  che  serviva  come
misura  di  solidi  (grano,  Orzo,  Fave)
pari  a  Kg. 2,5












Con  un  canestro  grande  veniva
coperta  "Sa  Lossia"  (il  granaio).
 













"Su  Casiddu"  serviva  per  allevare  le  api.  E'  fatto
di  sughero  con  un  coperchio  di  sughero  o  di 
legno  tenuto  fermo  da  una  pietra.
In  certi  paesi  è  chiamato  "Su  Moju"  e  da  questo
deriva  il  detto : <sa  conca  cantu  unu  moju>  per
dire  che  si  sente  un  forte  ronzio  in  testa  come
nell'arnia  dove  le  api  stanno  sempre  in  movimento.









Nell'interno  dell'arnia  la  croce  delimita
la  produzione  del  miele;  quello  al  di
sopra  lo  prende  il  padrone  e  quello
al  di  sotto  viene  lasciato  alle api.
















Il  mazzuolo  di  destra  serve  per  sbriciolare
le  spighe  di  grano 
e  quello  di  sinistra  per  pestare  e  sbriciolare
le  fave.  E'  stato  tappezzato  con  chiodi  da
scarpone  "Bullittasa" per  aumentarne  l'efficacia.        







Il  preziosissimo  "sale", raccolto  nelle  saline  in  riva  al  mare,  veniva  conservato  dentro
un  recipiente  di  sughero  "Su  Mojolu"  e  quando 
serviva  moto  fino  "Sa  Salippa" veniva  pestato  con 
due  pietre. 









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